Il pittore errante: Marc Chagall.

Domenica pomeriggio, decidiamo di scoprire la mostra di Chagall, presso il Castello Conti Acquaviva D’Aragona di Conversano, che da mesi richiama gente da tutta la provincia e nonostante fossero solo le 17 del pomeriggio, c’era già coda all’ingresso.

La mostra rappresenta una straordinaria opportunità per ammirare oltre 100 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni dell’artista. L’Amore è il fil rouge che unisce tutta la produzione di Chagall: amore per la religione, per la patria, per la moglie, per il mondo delle favole, per l’arte. La mostra, dal forte impatto emotivo, racconta un mondo intriso di stupore e meraviglia.

Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari. Difficile discernere il confine tra realtà e sogno.        

Chagall utilizzava il disegno e colori come fossero un alfabeto per comunicare e raccontare: emozioni, affetti, sogni, paure, spesso con più vignette nella stessa scena.
Personalmente ho scoperto aspetti dell’artista che non conoscevo, ma ritengo che gli spazi dedicati siano insufficienti rispetto all’affluenza e alle opere esposte, componenti che mettevano a dura prova l’attenzione, nonostante avessimo l’audioguida.

All’uscita della mostra, un’ampia scelta di pubblicazioni e riproduzioni permette ai visitatori interessati di conoscere anche le opere del pittore non esposte.

Noi abbiamo portato a casa il nostro “bottino”😊.

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